Burattini nel Verde ha ormai un piacevole e molto atteso angolino, tutto dedicato ai bambini ed alla bambine ed al loro amore per i libri.
Forti del grande gradimento da parte del pubblico dei progetti Anderson (2005), Astrid Lindgren (2006), e Gianni Rodari (2007), Burattini nel verde propone un viaggio narrato tra i cunti di Giovan Battista Basile.
Attori di teatro, di cinema, della televisione incontrano i bambini del festival raccontando alcune delle novelle del grande scrittore barocco.
“Lo Cunto de li Cunti”
Quattro attori per Giovan Battista Basile
“Dice ch'era na vota lo re de Valle Pelosa, lo quale aveva na figlia chiammata Zoza, che, comme n'autro Zoroastro o n'autro Eracleto, non se vedeva maie ridere. Per la quala cosa lo scuro patre, che non aveva autro spireto che st'uneca figlia, non lassava cosa da fare pe levarele la malenconia, facenno venire a provocarle lo gusto mo chille che camminano 'ncoppo a le mazze, mo chille che passano dinto a lo chierchio, mo li mattaccine, mo Masto Roggiero, mo chille che fanno iuoche de mano, mo la Forze d'Ercole, mo lo cane che adanza, mo Vracone che sautam mo l'aseno che beve a lo bicchiere, mo Lucia canazza e mo na cosa e mo n'autra...
Giovan Battista Basile
Lo cunto de li cunti
Primma Giornata - 'Ntroduzione
Giovan Battista Basile
Nato in Napoli verso il 1575 da famiglia assai povera, tentò presto la fortuna arruolandosi nell’esercito veneziano ove, in Candia, si distinse, oltrechè come soldato, anche come compositore di rime, cose che gli valsero la protezione delle importanti famiglie dei Malipieri, dei Mocenigo e dei Morosini. Dovette, anzi, essere uomo di ottimo carattere poiché, dovunque andò, fu protetto. Dal 1610 (o 12) fu in Mantova, gentiluomo del cardinal Gonzaga, e successivamente in Napoli, ove ricevette incarichi da governatore in Montemarano, Lagonegro e Giugliano, località ove, il 28 febbraio 1632, morì. Fecondo d’opere in poesia e prosa, scritte per la maggior parte in dialetto napoletano, fu autore di madrigali, componimenti pastorali, tragedie (La Venere addolorata, Le avventurose disavventure, Il pianto della Vergine), favole e novelle, le più fortunate delle quali furono raccolte e pubblicate, nel 1634, sotto il titolo “Lo cunto de li cunti o vero lo trattenimento de’ piccerille”, ove l’autore fu presentato con lo pseudonimo di Gian Alessio Abbattutis.
Pubblicato postumo tra il 1634 e il 1636, Lo cunto de li cunti di Giovan Battista Basile (1575-1632) è una raccolta di cinquanta fiabe in dialetto napoletano, raccontate in cinque giornate (per questo più tardi, fu chiamato Pentamerone). Fa da cornice la storia della principessa Zoza, affetta da una malinconia tanto profonda da toglierle la capacità di ridere. Per salvarla il re, suo padre, ordina di versare dell'olio sul pavimento e far cadere, così, in modo comico, una vecchia. Lo stratagemma riesce: la principessa scoppia in una risata, ma viene maledetta dalla vecchia. Poco dopo Zoza libera magicamente con le sue lacrime un principe tenuto prigioniero, ma una schiava si sostituisce a lei e sposa il giovane. Grazie all'aiuto di tre fate Zoza suscita nella rivale un desiderio inesauribile di ascoltare racconti, che sarà soddisfatto da dieci orribili vecchie. Zoza, assumendo le sembianze di una di esse racconta l'inganno di cui è stata vittima: la schiava viene uccisa e i due giovani possono sposarsi. È uno dei capolavori della letteratura barocca: il gusto del meraviglioso, tipico del secolo, si sposa a una genuina tradizione popolare. Ne trassero spunti per le loro fiabe Perrault, Tieck e i fratelli Grimm. |
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Mercoledì 16 luglio h. 21,30 Lino D'Angiò
Attore, comico, trasformista e presentatore televisivo. Napoletano, da anni scrive e conduce programmi di successo come “Telegaribaldi”, programma cult che ha lanciato diversi giovani comici napoletani (tra cui Biagio Izzo, Rosaria De Cicco, Rosalia Porcaro, I Ditelo voi, Lisa Fusco, Antonio e Michele. Altri programmi di cui è stato conduttore (spesso in compagnia di Alan De Luca) sono "Avanzi Popolo!", "Il codice D'Angiò", ed altri. Svariati sono i personaggi interpretati da D'Angiò come imitatore, tra cui il governatore della Campania Antonio Bassolino, il cardinale Crescenzio Sepe, il presidente del calcio Napoli De Laurentiis. Tanti altri di fantasia come il parcheggiatore abusivo Geppino da Ercolano e il mago D'Auria. È stato regista, sceneggiatore e attore nel film “Non lo sappiamo ancora del 1999.
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Giovedì 17 luglio h. 21,30 Daria D'Antonio
Daria D'Antonio ha coltivato sin da
piccola il suo interesse per la recitazione. Quando era ancora alle
scuole medie, Daria ha scritto una commedia e da allora fare l'attrice è
diventato una meta da raggiungere ad ogni costo.
Daria è approdata ad Un posto al sole
durante la seconda serie per una piccola parte. Tuttavia la sua verve
d'attrice non è passata inosservata ed è stata richiamata per far parte
del cast fisso.
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Venerdì 18 luglio h. 21,30 Rosaria De Cicco
Nata a Napoli, da piccola sognava di fare l’attrice, quando già recitava a teatro affiancando artisti come Nello Mascia e registi come Ugo Gregoretti Nel 2000 conosce Ferzan Ozpetek, che le affida ruoli in film di successo come Le fate ignoranti (2201) e La finestra di fronte (2003) e la vuole testimonial di un noto spot pubblicitario. Antonio Captano la vuole coprotagonista al fianco di Valeria Golino nel film La guerra di Mario. Paolo Sorrentina la sceglie per il film "L'uomo in più". Renzo Arbore, invece, la vuole nel suo programma Speciale per me – Meno siamo, meglio stiamo!. Dal 1996 inizia a lavorare come coach nella soap Un posto al sole, dove successivamente interpreterà il ruolo di Vera e di Aida poi. Parallelamente all’attività di attrice Rosaria coltiva la sua vena comica, vincendo il Premio Charlot al Festival Nazionale del Cabaret in Rosa di Torino e il premio Cabaret in pillole. .
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Domenica 20 luglio h. 21,30
Gaetano Amato È noto al grande pubblico soprattutto per le innumerevoli partecipazioni da protagonista a serie televisive di grande successo (la squadra, il grande torino, l'uomo sbagliato, l'ultimo padrino, crimini, il coraggio di angela, etc.). Amato lavora indifferentemente tra cinema, televisione e teatro. È assegnatario di numerosi premi (il premio Charlot per il cabaret, la grolla d'oro per Il grande Torino, premio qualità televisiva per La squadra, Mirto d'oro per attore dell'anno, etc.).La capacità di Amato di riuscire a passare dal comico al drammatico, dalla commedia al canto, è assolutamente notevole,e questa sua versatilità lo colloca sicuramente nelle alte vette qualititative del panorama artistico italiano. È anche autore di romanzi (il testimone 2005 - il monaciello 2007). Scrive inoltre per il cabaret, per il teatro e per il cinema.
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